La gastronomia, il vino, il semplice atto di condividere un pasto o un drink con gli amici, sono pratiche comuni nella vita della città. La vicinanza del mare dà alla gastronomia locale ricette davvero deliziose di pesce e frutti di mare, che vengono celebrate in un festival annuale dal nome “Pesce a Lisbona”.Il baccalà viene preparato in 1001 modi, tutti irresistibili. A Lisbona troverete anche il meglio della cucina mediterranea, pane, olio d’oliva, formaggi, salumi e una grande varietà di aperitivi. In autunno sarete sorpresi dal profumo incantevole delle caldarroste vendute per strada. A Lisbona troverete un’ampia offerta di ristoranti, da quelli tradizionali e tipici ai più sofisticati ed internazionali. Cuochi giovani ed innovativi reinventano la cucina portoghese, con interessanti e raffinate maniere di preparare i prodotti tradizionali della nostra gastronomia. In contrappunto, troverete alcuni tesori della tradizione culinaria della regione in piccole trattorie sparse per i quartieri tipici lisboeti, in un’atmosfera sempre molto accogliente.
Che cerchiate raffinatezza, abbondanza, tradizione o semplicità, Lisbona è sempre il posto perfetto per godersi un pasto. In questo scenario, il modo migliore per godersi pienamente il momento è accompagnare i pasti con i vini portoghesi, di tutte le regioni e per tutti i gusti. La tradizione vinicola del nostro paese ha dato ai portoghesi il privilegio di poter scegliere il vino giusto per il piatto giusto. E per assaporare a pieno la gastronomia ricca e variegata, lasciatevi coinvolgere dall’atmosfera. Scoprite quei caffè che fanno da punto d’incontro e deliziatevi con la nostra confetteria e pasticceria, di cui sono protagonisti i pastéis de Belém. Accompagnateci a tavola!
PASTÉIS DE BELÉMSA DI BUONO, SA DI PASTICCINI
Un’aroma di panna e cannella si sparge nella zona e a cento metri di distanza già si avverte la vicinanza di uno dei luoghi “sacri” della pasticceria mondiale: sopravvissuto all’industrializzazione, alla vendita o al franchising. I Pasticcini di Belém continuano ad essere tra i migliori ambasciatori di Lisboa. Tutti cadono nella dolce tentazione.
Nella zona di Belém, punto turistico obbligatorio di Lisboa, c’è una pasticceria molto speciale, la cui fama è conosciuta in tutto il mondo: “l’unica e vera fabbrica di Pasticcini di Belém”. Durante l’intera giornata, tutti i giorni dell’anno, circa diecimila pasticcini, artigianali, fatti totalmente a mano, escono da lì, freschi, pronti adessere mangiati.La leggenda dice che, così come la maggior parte della pasticceria tradizionale portoghese, anche i Pasticcini di Belém, provengono da una ricetta conventuale del vicino Monastero dei Jerónimos. Con la rivoluzione Liberale, nel 1820, gli ordini religiosi furono estinti in Portogallo, ed i suoi conventi furono nazionalizzati. I lavoratori laici che vivevano in quei luoghi, tra cui i pasticceri, cercarono lavoro fuori. Sembra che il pasticcere dei Jerónimos, custode dell’antica ricetta, sia andato a lavorare presso una raffineria di zucchero delle vicinanze. Così, in poco tempo, i “veri Pasticcini di Belém” furono venduti al pubblico.
Il successo fu immediato tra i lisboeti, che si affrettarono a comprare il nuovo dolce. In seguito divenne noto a livello nazionale. Con l’avvento del turismo di massa, a metà del secolo passato, la fama dei Pasticcini di Belém, si sparse in tutto il mondo, da New York al Giappone.Non sorprende il fatto che, dopo tanto successo, molti abbiano tentato di imitare il prodotto, sia in Portogallo che all’estero; ma fino ad oggi, senza risultati.
Il primo pasticcere, quello proveniente dal Monastero dei Jerónimos, lavorava di mattina presto, in segreto, chiuso in una camera, in cui non lasciava entrare nessuno, mentre mischiava gli ingredienti nelle giuste proporzioni, così come gli aveva insegnato il frate inventore della ricetta. Proteggendosi dalle imitazioni, il proprietario della pasticceria, registrò in seguito, il brevetto della ricetta; il segreto è tutt’ora ben custodito. Attualmente solo tre persone conoscono la magica ricetta – un pasticcere che lavora nella casa di produzione da cinquant’anni, e due aiutanti, di sua fiducia che lavorano lì da anni. Queste persone hanno dovuto fare un giuramento e firmare un atto in termini di responsabilità: non possono insegnare questo segreto.
Attualmente vengono fabbricati, in media giornalmente, 10 mila pasticcini. Secondo i pasticceri della casa, ciò che distingue i Pasticcini di Belém dai pasticcini con panna normali, che si vendono in altri negozi, è la ricetta con le giuste proporzioni, ma anche il lavoro manuale e gli ingredienti di prima qualità – farina, zucchero, latte e uova.Il successo dei Pasticcini di Belém, è stato oggetto di studio per vari motivi. Pedro Clarinha, gestore della casa dal 1984, ha visto passare sotto le sue mani diverse richieste: dagli alunni delle scuole elementari, che inviano letterine chiedendo quali siano gli ingredienti della ricetta, agli studenti di Antropologia che eleborano tesi su questo dolce.
Pedro Clarinha assicura di rispondere a tutte le richieste; lui stesso è un appassionato di storia dei Pasticcini di Belém e colleziona lavori su questo tema, ritagli di stampa, curiosità, fotografie e autografi di tutti i personaggi famosi che passano di lì. Il processo di fabbricazione continua ad essere artigianale. La pasta è modellata a mano, nelle forme, da un gruppo di donne, che potrebbero essere sostituite da una macchina. Ma il metodo di lavorazione a mano tradizionale fa parte della filosofia della casa. Pedro Clarinha spiega che spesso la Fabbrica dei Pasticcini di Belém, ha avuto un comportamento “contro corrente”.
Alcuni anni fa, quando i caffé abolirono quasi le sedie per evitare che i clienti rimanessero un pomeriggio intero seduti solo bevendo un caffè, la Fabbrica decise di mettere più tavoli ed ebbe successo. Ancora, recentemente sono aumentate le proposte di acquisto e di franchising, ma il proprietario ha resistito, senza abbandonare l’idea di espandere l’attività.
